Manhattan di Woody Allen Rai Movie, ore 1,15.
Chi ogni tanto dà un’occhiata a questo blog sa che non sono un estimatore estatico e acritico di Woody Allen e del suo cinema. Resto dell’idea che il nostro sia in generale parecchio sopravvalutato e che i suoi titoli migliori restino quelli degli anni Settanta, quando ancora non si era fissato, anzi ossificato, nei suoi manierismi e nelle sue ossessioni. Il suo film che resiste meglio a mio parere è Io e Annie, però anche Manhattan è collocabile tra i classici alleniani, anzi è il classico, il suo film paradigma, quello cui inevitabilmente si torna per definire il suo cinema: la panchina con vista sul ponte di Brooklyn, lui e Diane Keaton, lui e la ninfetta (Mariel Hemingway), lui e la ex moglie pencolante verso il lesbismo (Maryl Streep). C’è già tutto il Woody Allen dei successivi trent’anni (Manhattan è del 1979). Pensare – è lui a confessarlo nel documentario Woody visto un paio di anni fa – che quando vide Manhattan montato e finito non gli piacque, ebbe mille dubbi, ebbe perfino l’impulso di ritirarlo dai cinema. Invece il pubblico fece la fila. Sappiamo com’è poi andata.
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Un film da storia del cinema stasera (tardi) in tv: MANHATTAN di Woody Allen (sab. 30 apr. 2016, tv in chiaro)
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